Il 14 e il 21 maggio due serate-evento con i protagonisti della scena jazz italiana all’Environment Park
La musica jazz si fa protagonista nel parco urbano nel cuore della città: il jazz entra nell’Environment Park, il parco scientifico tecnologico di Torino, per un incontro tra cultura e scienza. Due serate in musica con artisti protagonisti di primo piano del panorama italiano organizzate da Environment Park con la collaborazione del Consorzio Piemonte Jazz (www.piemontejazz.it), della Jazz School Torino (www.jazzschooltorino.it) e della Redazione di Ecograffi ( www.ecograffi.it).
Due aperitivi jazz: giovedì 14 maggio con Monica Fabbrini in ”JAZZ FEVER” e giovedì 21 maggio con l’esibizione del Jazzland 4tet. gli appuntamenti avranno inizio dalle h 19.30 ad ingresso libero, aperitivo a buffet € 8; ingresso pedonale in via Livorno 60, in via Livorno 58 ingresso autorimessa.
L’area verde della Spina 3 si trasforma in un vero e proprio “parco della musica”, per una contaminazione artistica tra l’attività del Parco e del Polo di innovazione e la sua vocazione di scambio e confronto, grazie a questi due appuntamenti
giovedì 14 maggio: MONICA FABBRINI in ”JAZZ FEVER”
Monica Fabbrini vocalist, Daniele Tione pianoforte, Massimo Camarca basso elettrico
La band risente dell’influenza del sound creato intorno alle grandi voci del soul, del blues e del jazz. Reinterpretando i suoni caldi, jazzy o bluesy, il progetto musicale “JAZZ FEVER” ne mutua in parte il proprio repertorio, integrandolo con i grandi standard o ever green molto popolari. La voce estremamente calda, “jazz & soul”, che fa della Fabbrini un’interprete straordinaria, lo “swing” della piccola band composta da concertisti jazz di fama internazionale, ed il senso di gioco collettivo dell’improvvisazione, danno vita ad un concerto molto suadente.
giovedì 21 maggio: JAZZLAND 4TET
Diego Borotti sax tenore, soprano – Fabio Gorlier pianoforte – Davide Liberti contrabbasso – Giorgio Diaferia batteria.
Questa formazione di grande esperienza, miscela nel sound del più tipico neo-bop contemporaneo i ritmi ternari della tradizione africana e le melodie dotate di “cantabilità” tipiche della musica italiana colta e popolare. Nel songbook del gruppo coesistono arie popolari latine, anglosassoni ed italiane rese omogenee dagli arrangiamenti “jazz-oriented” dei quattro strumentisti. Le collaborazioni prestigiose, la freschezza dell’approccio strumentale e la varietà estrema di registri e timbri, frutto di un profondo lavoro, fanno di questo quartetto una delle formazioni italiane più interessanti che propone una forma di jazz contemporaneo pur non dimenticando la propria origine di musica brillante, gradita ad appassionati e non.
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