Il progetto BioSFerA mira a sviluppare un metodo di produzione economicamente efficiente di biocarburanti per il settore marittimo e quello dell’aviazione, combinando diverse tecnologie. Dopo un anno dall’inizio del progetto, nonostante le restrizioni causate dal Covid 19, i primi risultati sono stati raggiunti con successo.
In primo luogo CERTH (The Centre for Research & Technology, Hellas), ha effettuato una valutazione rispetto alla replicabilità del progetto su scala commerciale in alcuni paesi europei. Sono stati a questo proposito sviluppati alcuni casi studio in 4 paesi europei: Grecia, Italia, Spagna e Finlandia. In ogni paese il consorzio ha selezionato una località adatta ad ospitare un impianto di produzione con una capacità di 200 MWth. I parametri critici considerati per ognuna delle località sono stati la disponibilità della materia prima e il costo medio della stessa. Tali valutazioni hanno messo in luce che anche nelle ipotesi più conservative, è possibile ottenere delle materie prime ricavate da rifiuti biogenici ad un costo massimo di 10€/MWh.
In secondo luogo, CERTH, con alcuni technology provider del consorzio ha modellizzato e simulato una catena del valore preliminare. Sono stati a questo proposito sviluppati dei modelli di processo e sono state eseguite alcune simulazioni con parametri operativi variabili. Il processo complessivo può essere separato in tre parti distinte: la parte termochimica, la parte biotecnologica e la parte termocatalitica. I bilanci di calore e di massa sono stati calcolati e valutati con una serie di indicatori di performance.
Inoltre, presso la sede di VTT (Technical Research Centre of Finland ) sono cominciati i test per la gassificazione di cinque tipi di residui biogenici: residui forestali, corteccia, paglia, semi di girasole, sfalci della potatura di olive. I test di gassificazione hanno confermato che tutti i tipi di residui possono essere utilizzati per i prossimi step di progetto.
In parallelo, proseguono i test per la fermentazione del syngas in acetato durante la quale sono stati esaminati cinque ceppi acetogenici in otto diversi terreni.
Per quanto riguarda la fermentazione dell’acetato per la produzione di TAG, sono stati testati sette ceppi del lievito oleaginoso Y. lipolytica. I principali acidi grassi nei TAG prodotti sono gli acidi palmitico, linoleico e oleico.
Nell’ambito di BioSFerA Environment Park lavorerà, durante il terzo anno di progetto, all’estrazione e alla purificazione dei lipidi TAGs dai lieviti oleaginosi.
Sulla base dell’esperienza di Environment Park nel campo della valorizzazione delle biomasse e della produzione di biocarburanti, questa attività ottimizzerà la produzione e purificazione dei lipidi attraverso una prima estrazione con un processo di steam explosion e la successiva purificazione con centrifugazione e filtrazione su membrane.
L’estrazione e la purificazione vengono effettuate tramite test su scala pilota e generano lipidi purificati utilizzati da altri partner tramite hydrocracking per la conversione finale in biocarburanti.
Il recupero dei TAG su scala pilota si ottiene con l’uso di tecnologie innovative come la steam explosion seguita dall’ estrazione meccanica e centrifugazione/separazione a membrana.
Per maggiori informazioni sul progetto:
Contatti
Paola Zitella: paola.zitella@envipark.com
Coordinatore del progetto:
Konstantinos Atsonios: atsonios@certh.gr
Centre for Research & Technology Hellas /
Chemical Process & Energy Resources Institute (CERTH/CPERI)