È stata sviluppata una procedura innovativa in grado di modificare le proprietà funzionali della superficie delle solette degli sci in polietilene ad altissimo peso molecolare con l’obiettivo di incrementare la massima quantità adsorbibile di sciolina.
Attualmente tutte le solette da gara e high perfomance degli sci sono realizzate in polietilene ad altissimo peso molecolare ottenuto da un processo di sinterizzazione che consiste nel fondere polvere di polietilene miscelata ad additivi in uno stampo dalla forma cilindrica tra i 250°C e i 350°C con una pressione che può variare dai 5 ai 10 bar a seconda della densità che si desidera ottenere. Durante il processo di raffreddamento la contrazione del volume, associata alla formazione degli sferuliti cristallini, da origine a microvuoti localizzati nelle zone di contatto degli sferuliti medesimi. La struttura che ne nasce è tipicamente micro-alveolare con una geometria irregolare, microcreste terminanti nella parte apicale ritorte verso il centro della struttura e cavità in parte occluse da residui di polimeri. Tale conformazione rende la superficie della soletta ricettiva nei confronti della sciolina, anche se a causa degli inquinanti dovuti al processo di sinterizzazione e delle creste che all’atto della sciolinatura collassano verso il centro della struttura, perde buona parte del volume disponibile per recepirla completamente.
La rivoluzionaria innovazione del Plasma Ski supera quindi questi limiti: il trattamento superficiale mediante tecnologia del plasma atmosferico – plasma jet – del polietilene ad altissimo peso molecolare consente, infatti, di rimuovere gli inquinanti che occludono normalmente le cavità della struttura alveolare, riduce le creste delle pareti che tendono a collassare nella parte cava, depositando quindi sulla superficie funzionalità in grado di favorire l’assorbimento chimico della sciolina nella struttura tridimensionale di polietilene ad altissima densità ottenuto attraverso il processo di sinterizzazione.